Ma che pubblicità?
L'ultima campagna pubblicitaria degli stilisti Dolce & Gabbana ha suscitato non poche critiche. L'accusa è che inciti alla violenza nei confroonti delle donne
Questa è la pubblicità proposta da Dolce&Gabbana e che sta tapezzando le nostre città in questo periodo! Una pubblicità a mio avviso di pessimo gusto, in cui un uomo è intento nello stuprare una donna, con altri 4 che guardano l'abuso.Ecco, io ora non sono uno stilista, non m'intendo di moda nè tantomeno di profumi (vesto jeans e camicia, con scarpe da ginnastica e un deodorante da centro commerciale), ma davvero non riesco a trovare il nesso tra uno stupro e il lancio pubblicitario (magari pagando ad esperti di mktg milioni e milioni di euro) di un vestito o profumo che sia.E a quanto pare, non sono l'unico a pensarla così, visto che la Cgil (in realtà non riesco neanche a trovare il nesso tra Cgil e la D&G) ha proposto il boicottaggio dei prodotti di questa marca, e anche in Spagna, determinate associazioni di consumatori e non hanno protestato contro questa forma estrema di pubblicità.
Ma da questo aspetto, vorrei proporre un altro interessante spunto di riflessione: si parla sempre (a giusto titolo) di violenza sulle donne, si fanno statistiche, interviste, programmi e i dati che ne vengono fuori sono allucinanti. Quasi 3 milioni di donne in Italia hanno subito abusi (in casa, sul lavoro, occasionalmente), e molte di loro non hanno neanche mai avuto la forza di denunciare i loro aguzzini!Trovo giustissimo fare queste indagini, perchè il fenomeno della violenza sulle donne è una viltà che non colpisce solo chi la commette, ma un pò tutti gli uomini che vengono poi inquadrati nella categoria di stupratori, libidinosi, "chiavettieri".Però, mi si consenta di fare un ragionamento inverso: perchè nessuno mai fa una statistica sulle donne che hanno finto una violenza sessuale, solo per mettere nei guai il loro partner e magari chiedere un lauto risarcimento sotto forma di ricatto?Badate, non mi riferisco a quelle donne dagli atteggiamenti frivoli, che prima fanno credere una cosa e poi quando l'uomo ci prova si sentono ferite ed umiliate, quello lo considero alla stregua di uno stupro (psicologico), e non mi riferisco neanche a quelle situazioni in cui lei si tira indietro in un rapporto, quello è altrettanto da considerarsi uno stupro!Ma mi riferisco a quelle donne che volontariamente hanno un rapporto sessuale, e poi successivamente accusano la controparte di aver abusato di loro, di averle violentare, infangate, e tutte queste cose del genere.
Ecco, io credo, che come sia da condannare il comportamento di taluni maiali (uomini), che in nome della loro virilità (o viltà) non si fermano davanti ad un "no", sia da condannare anche l'atteggiamento (sicuramente meno frequente, ma non ne sono sicuro al 100%) di quelle donne che usano il sesso solo per ricattare, spillare soldi e posizioni agli uomini.Queste "categorie" di persone, stupratori e simulatrici, gettano fango su tutta una serie di persone per bene, che poi devono comunque scontare le esperienze altrui che troppo spesso (da una parte e dall'altra) si sentono in televisione!
Questa è la pubblicità proposta da Dolce&Gabbana e che sta tapezzando le nostre città in questo periodo! Una pubblicità a mio avviso di pessimo gusto, in cui un uomo è intento nello stuprare una donna, con altri 4 che guardano l'abuso.Ecco, io ora non sono uno stilista, non m'intendo di moda nè tantomeno di profumi (vesto jeans e camicia, con scarpe da ginnastica e un deodorante da centro commerciale), ma davvero non riesco a trovare il nesso tra uno stupro e il lancio pubblicitario (magari pagando ad esperti di mktg milioni e milioni di euro) di un vestito o profumo che sia.E a quanto pare, non sono l'unico a pensarla così, visto che la Cgil (in realtà non riesco neanche a trovare il nesso tra Cgil e la D&G) ha proposto il boicottaggio dei prodotti di questa marca, e anche in Spagna, determinate associazioni di consumatori e non hanno protestato contro questa forma estrema di pubblicità.
Ma da questo aspetto, vorrei proporre un altro interessante spunto di riflessione: si parla sempre (a giusto titolo) di violenza sulle donne, si fanno statistiche, interviste, programmi e i dati che ne vengono fuori sono allucinanti. Quasi 3 milioni di donne in Italia hanno subito abusi (in casa, sul lavoro, occasionalmente), e molte di loro non hanno neanche mai avuto la forza di denunciare i loro aguzzini!Trovo giustissimo fare queste indagini, perchè il fenomeno della violenza sulle donne è una viltà che non colpisce solo chi la commette, ma un pò tutti gli uomini che vengono poi inquadrati nella categoria di stupratori, libidinosi, "chiavettieri".Però, mi si consenta di fare un ragionamento inverso: perchè nessuno mai fa una statistica sulle donne che hanno finto una violenza sessuale, solo per mettere nei guai il loro partner e magari chiedere un lauto risarcimento sotto forma di ricatto?Badate, non mi riferisco a quelle donne dagli atteggiamenti frivoli, che prima fanno credere una cosa e poi quando l'uomo ci prova si sentono ferite ed umiliate, quello lo considero alla stregua di uno stupro (psicologico), e non mi riferisco neanche a quelle situazioni in cui lei si tira indietro in un rapporto, quello è altrettanto da considerarsi uno stupro!Ma mi riferisco a quelle donne che volontariamente hanno un rapporto sessuale, e poi successivamente accusano la controparte di aver abusato di loro, di averle violentare, infangate, e tutte queste cose del genere.
Ecco, io credo, che come sia da condannare il comportamento di taluni maiali (uomini), che in nome della loro virilità (o viltà) non si fermano davanti ad un "no", sia da condannare anche l'atteggiamento (sicuramente meno frequente, ma non ne sono sicuro al 100%) di quelle donne che usano il sesso solo per ricattare, spillare soldi e posizioni agli uomini.Queste "categorie" di persone, stupratori e simulatrici, gettano fango su tutta una serie di persone per bene, che poi devono comunque scontare le esperienze altrui che troppo spesso (da una parte e dall'altra) si sentono in televisione!
1 commento:
CIAo sono Flavia,la foto da te pubblicata è la meno scandalosa perche' ho avuto il piacere di vedere di assistere alla mostra e posso dirti che le altre sono "peggio"...si e' sempre saputo che Domenico e Stefano sono due "personaggi" strani ed eccentrici basta pensare a quella pubblicità che suscitò tanto scalpore(sai sicuramente a cosa mi riferisco)...ma il bello degli stilisti e' questo...devono in qualunque modo differenziarsi dalla gente comune priva di fantasie ecc.........ps:bel blog!
FLAVIA84
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