Milano Moda, il fashion di domani si ispira a ieri
Cuore nel futuro e occhio al passato nelle sfilate per l'autunno/inverno del prêt-à-porter di Emporio Armani, Salvatore Ferragamo e Anna Molinari
Recuperare un passato glorioso per costruire il successo del futuro. Questa la scommessa di Graeme Black, lo stilista scozzese che, da qualche stagione, disegna la linea donna di Salvatore Ferragamo. Black recupera il tacco invisibile che il "calzolaio delle star" aveva già sperimentato negli anni Quaranta. Oggi quei modelli all'avanguardia diventano oggetto di culto. La collezione è molto focalizzata sugli accessori, pezzo forte di un impero che nel 2008 sarà quotato in borsa. In pedana tanti sandali di pitone e di alligatore ma anche qualche modello in velluto e vernice per una donna che va matta per i tacchi vertigo. Per il giorno pantaloni larghissimi a maxi check. Sotto braccio le ragazze portano le pochette rettangolari turchesi o gialle dove infilare di tutto, dal telefonino all'Ipod. Di sera abiti lunghi tempestati di pietre preziose che lasciano intravedere scampoli di schiena. Chiude la sfilata Carmen Kass, con un vestito ghiaccio trattenuto dietro da un'adorabile fiocco rosso.Altro grande che tiene d'occhio il passato è Giorgio Armani. Dopo la sfilata Emporio Armani, ha dichiarato: "Ho voluto raccontare una donna disincantata che vive nel mondo di oggi ma che è sensibile all'eleganza di una volta". La tavolozza dei cappotti si declina sul menta, il rosa-confetto, il salvia ed il glicine. Modelli smilzi che non arrivano al ginocchio. Occhio alle nuove giacche stondate e alle gonne sbarazzine e svasate. Si riconoscono i tessuti preferiti di Re Giorgio come il galles, il check, la spina di pesce impreziosita da pagliuzze argentate. Ai piedi, come nella prima linea, ballerine rasoterra. Tra gli accessori, le nuove borsone grigie metallizzate. Potrebbero diventare un capriccio della prossima stagione.Gioca sul contrasto tra passato e futuro anche Rossella Tarabini per
Anna Molinari. Ha presentato una collezione contemporanea e grintosa nel Palazzo della Ragione, uno degli edifici più antichi di Milano (risale al 1233). Ecco allora le gonne corte di vernice, i tubini di lana infeltrita, le culotte grigie tricottate e le mini a portafoglio. Spesso la silhouette è segnata da maxi-cinture. Per andare a lavorare in alternativa ai pantaloni arrivano i bermudoni lunghi di flanella, non sempre facili da portare. Le tinte sono scure perché, spiega nel backstage a fine sfilata : "In città tutti usano colori scuri, la moda sgargiante non è dei nostri tempi, non ha niente di reale". Come darle torto?
Anna Molinari. Ha presentato una collezione contemporanea e grintosa nel Palazzo della Ragione, uno degli edifici più antichi di Milano (risale al 1233). Ecco allora le gonne corte di vernice, i tubini di lana infeltrita, le culotte grigie tricottate e le mini a portafoglio. Spesso la silhouette è segnata da maxi-cinture. Per andare a lavorare in alternativa ai pantaloni arrivano i bermudoni lunghi di flanella, non sempre facili da portare. Le tinte sono scure perché, spiega nel backstage a fine sfilata : "In città tutti usano colori scuri, la moda sgargiante non è dei nostri tempi, non ha niente di reale". Come darle torto?
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