sabato 12 maggio 2007

60 anni per la maison del marchese che si fece sarto


Era marchese, ma la stampa Usa lo proclamo' ''il principe dei tessuti stampati''. Un sarto non uno stilista, amava precisare. Inizio' per caso, nel 1947, sulle piste di Zermatt con una tuta da sci per un' amica. E cosi' Emilio Pucci divenne creatore di moda. Il suo stile: abiti dal taglio essenziale, comodi ma femminili, colori accesi e stampe geometriche. Una rivoluzione che incanta ancora oggi e che sara' celebrata nella sua Firenze con due giorni di festeggiamenti per i 60 anni della maison, non a caso in occasione de 'Il Genio fiorentino'', promosso dalla Provincia. Il clou sarà il 19 maggio quando Palazzo Pucci ospitera' un'installazione artistica con i palloni sospesi dello scenografo francese Cholot ispirati alle sue creazioni, un light set di Felice Limosani e la prima boutique fiorentina riaperta apposta per rivivere il suo caleidoscopico mondo con un progetto curato da Maria Luisa Frisa e l'esposizione di alcuni pezzi Pucci. La sera gran gala a palazzo, con vip da tutto il mondo. Il 20 invece colazione a Villa Granaiolo, residenza di campagna della famiglia a Castelfiorentino, per presentare la nuova fragranza Pucci, che nel mondo dei profumi aveva debuttato nel 1966, con Vivara. Emilio Pucci di Barsento nasce nel 1914. E' discendente di una famiglia fiorentina famosa anche ai tempi dei Medici. Il giovane Emilio e' un provetto sciatore, in guerra e' ufficiale dell' aviazione. Amico di Edda Ciano, la aiuta a fuggire in Svizzera. A 33 anni si reinventa e diventa pioniere della moda italiana. Il completo per l'amica, parka e fuseaux, finisce su Harper's Bazar grazie alle foto di Toni Frissel, colpita da quell'inedita tuta da sci. Il marchese poco dopo debutta a Capri, dove aprira' la sua prima boutique, con una collezione di pantaloni dal taglio sartoriale, camicie in popeline da uomo, top din jersey a righe. E' innovativo e ha successo. Non piu' abiti che imprigionano. Le linee sono semplici ed eleganti. E poi i colori: dal bianco e nero Pucci passera' presto alle sue tinte vivaci, azzardate ma con armonia, con gli azzurri rubati al mare, il giallo ai limoni, il rosa alla bouganville. ''Un massimalista nei colori ma minimalista nelle forme'', secondo la figlia Laudomia, che dopo aver affiancato il padre e' diventata direttore di immagine della maison, dal 2000 entrata a far parte del gruppo Lvmh e le cui collezioni oggi vengono firmate Matthew Williamsom.

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